La visita allergologica consente all’allergologo di valutare la possibile natura allergica dei sintomi, impostare gli accertamenti allergologici utili per la diagnosi (test ambientali, test alimentari, patch test) e consigliare la terapia.
Il test alimentare serve a rilevare eventuali allergie alimentari. Il medico allergologo buca la pelle con un piccolo ago per consentire la penetrazione dell’allergene. I risultati sono disponibili in circa 20 minuti
La visita inizia con un colloquio: il medico ti chiede di descrivere i sintomi - che possono essere respiratori (rinite, asma bronchiale), oculari, cutanei (orticaria, dermatite) o gastrointestinali - quando sono iniziati e se sono sintomi saltuari o persistenti. La visita può essere integrata con l'esecuzione di test alimentari e/o ambientali per identificare l'allergene responsabile e impostare la terapia.
Evitare l’assunzione di antistaminici almeno per 5 giorni prima della visita. Se il motivo della visita è una forma di dermatite, è bene evitare anche l’uso di cortisonici almeno nelle 2 settimane precedenti la visita.
Tutta la documentazione sanitaria inerente al problema. Se possibile, completa di esami prescritti dal curante, esami del sangue recenti, elenco dei farmaci assunti quotidianamente.
Il test serve a rilevare eventuali allergie alimentari. Al paziente vengono applicate piccole quantità dell’allergene della sostanza sospettata di provocare la reazione. L’applicazione avviene solitamente sull’avambraccio interno, favorendone la penetrazione nella pelle con graffi leggeri quasi impercettibili con una lancetta monouso. Se in corrispondenza dell’applicazione si verifica un’eruzione cutanea, sotto forma di ponfi o chiazze rosse, il paziente è molto probabilmente positivo a quel tipo di allergene e può essere formulata una diagnosi.
Non è doloroso, né invasivo.
Evita l’assunzione di antistaminici almeno per 5 giorni prima della visita.
L’esito si ha in circa 20 minuti.
La visita inizia con un colloquio: il medico ti chiede di descrivere i sintomi - che possono essere respiratori (rinite, asma bronchiale), oculari, cutanei (orticaria, dermatite) o gastrointestinali - quando sono iniziati e se sono sintomi saltuari o persistenti. La visita può essere integrata con l'esecuzione di test alimentari e/o ambientali per identificare l'allergene responsabile e impostare la terapia.
Evitare l’assunzione di antistaminici almeno per 5 giorni prima della visita. Se il motivo della visita è una forma di dermatite, è bene evitare anche l’uso di cortisonici almeno nelle 2 settimane precedenti la visita.
Tutta la documentazione sanitaria inerente al problema. Se possibile, completa di esami prescritti dal curante, esami del sangue recenti, elenco dei farmaci assunti quotidianamente.
Il test serve a rilevare eventuali allergie alimentari. Al paziente vengono applicate piccole quantità dell’allergene della sostanza sospettata di provocare la reazione. L’applicazione avviene solitamente sull’avambraccio interno, favorendone la penetrazione nella pelle con graffi leggeri quasi impercettibili con una lancetta monouso. Se in corrispondenza dell’applicazione si verifica un’eruzione cutanea, sotto forma di ponfi o chiazze rosse, il paziente è molto probabilmente positivo a quel tipo di allergene e può essere formulata una diagnosi.
Non è doloroso, né invasivo.
Evita l’assunzione di antistaminici almeno per 5 giorni prima della visita.
L’esito si ha in circa 20 minuti.